Uno strumento francese per la cooperazione transfrontaliera : La Missione operativa transfrontaliera (MOT)

Nel 1996, il deputato del Alto-Reno, Jean Ueberschlag, in seguito alla domanda del Primo ministro, Alain Juppé, rielabora il primo bilancio in merito alla cooperazione fra la Francia e i suoi vicini. Emerge che, i fondi communitari, soprattutto quelli destinati al programma Interreg, sono pochi o mal usati.

Non solo : alcune equipe non dispongono di un'assistenza tecnica necessaria per realizzare e montare i progetti.

Grazie alla pubblicazione di questo rapporto, un gruppo di lavoro interministeriale, guidato dalla DATAR (Delegazione interministeriale per la pianificazione del territorio e l’attrattività regionale), propone la creazione di una Missione Operativa transfrontaliera (MOT) per facilitare la nascita e la realizzazione di progetti transfrontalieri locali.

Nella fattispecie, la creazione della MOT è stata ufficializzata presso il Comitato interministeriale per la pianificazione e lo sviluppo del territorio (CIADT) il 10 aprile 1997, a Auch.

La MOT nasce come associazione senza fini di lucro con lo scopo di realizzare una piattaforma di scambi e di reti fra gli attori coinvolti in progetti transfrontalieri. Risorse pubbliche e private sono utilizzate in tal senso.

Tra le missione principali, l'assistenza: infatti l'identificazione dei problemi e la conseguente risoluzione in ogni settore, da quello giuridico a quello finanziario, è il principale servizio richiesto e offerto da questa struttura.

Posta sotto l’egida di un Comitato di pilotaggio interministeriale, composto dalla DATAR, dalla Cassa di depositi e consegne il ministero in carica del "Équipement", il ministero degli Affari esteri, il ministero dell’Interno e quello in carica della Salute, la MOT accoglie tra i suoi membri francesi e europei, collettività territoriali e i loro gruppi, associazioni, strutture di cooperazione transfrontaliera, Euroregioni, Stati, grande aziende etc.. : tutti soggetti coinvolti  nello sviluppo dei progetti transfrontalieri.

Da sottolineare come, a completare questo quadro d'azione, possano intervenire o essere coinvolte anche l’Associazione delle regioni frontaliere d’Europa (ARFE) e il Consiglio dei comuni e regioni d’Europa (CCRE).

Ad oggi, la MOT rinforza la sua azione sviluppando partenariati con altri organismi europei implicati nella cooperazione transfrontaliera.
        In Italia, non esiste una tale iniziativa. In effetti, l'assistenza al montaggio di progetti è sostenuto da consultanti professionisti che lavorano in ambito privato.